SAMARCANDA
Ed inizia così un viaggio di quelli che....da bambino ne hai sentito parlare....un luogo narrato e cantato da testi e canzoni...un luogo che, solo il nome fa volare la mente e ti riempie di immagini e sensazioni.
Perché questo è un tour magico, un tour che parte dal centro del continente asiatico, da una città mitica, centro della 'Via della seta', crocevia di mercanti con le loro carovane e merci, grandi scuole in cui si studiava la religione, l'astronomia, la matematica... luogo di grandi condottieri e di strani culti, uno su tutti quello legato al profeta Zarathustra.
Una terra ricca di cultura che si esprime e si lascia ammirare attraverso forme sublimi, dettagli meticolosi, colori intensi.
Ma sarà anche un viaggio attraverso il deserto, rovine antichissime e ci porterà fino all'estremità nord del paese dove un antico e grandissimo lago si è ritirato, lasciando scoperto un fondale marino con canyon e 'barche arenate'.
Tutto ciò ci sarà regalato da questo incredibile paese: l'Uzbekistan.
Samarcanda ci ha dato il suo benvenuto con tutto il suo splendore
BUKHARA
Vecchia di circa 2500 anni, l'antichissima città di Bukhara (Buxoro in lingua locale) si presenta come una gemma di unica bellezza.
Seguendo la via della seta arriviamo così alla leggendaria città dei tappeti rossi, con le sue cupole ricoperte di maioliche turchesi, grandi madrase e minareti imponenti, uno dei quali risparmiato alla distruzione da Gengis Khan stesso in quanto lo ritenne incredibilmente bello...
I caravanserragli convertiti in negozi di artigianato, atelier di tappeti ed opere d'arte eseguite a mano da veri e propri maestri, seta e kashmir nei bazar, le mille ed una notte 'Alf Leila wa Leila'
Ci aspettavamo un'accoglienza delle più entusiasmanti nel visitare un luogo di tale storia ed importanza...ma non avevamo immaginato che la bellezza di questa città arrivasse a tanto.
Un luogo unico in cui camminando si rivive la storia antica, è persino possibile sognare ad occhi aperti e pensare a come dovesse essere allora, arrivando dal deserto a dorso di cammello, o con i cavalli...e da lontano scorgere le mura e le cupole di Bukhara, un gioiello nel cuore dell'Asia.
Dalla meravigliosa Bukhara, percorrendo oltre 400 km entriamo nel grande deserto di Kyzylkum
Attraverso un paesaggio dall'orizzonte sterminato, giungiamo infine alle fortezze di Ayaz Kala.
Queste, costruite sulle alture tra il IV secolo a.C ed il VII d.C, fungevano da difesa ai confini del grande deserto.
Ormai di queste strutture si possono ammirare solamente le rovine ma, nonostante ciò è molto palpabile la sensazione di quanto fossero dei ''baluardi' posti in posizione strategica che, circondati dal 'nulla' rappresentavano l'ultima protezione ai confini di un territorio aspro ed inospitale.
Pronti a ripartire, raggiungiamo la più piccola cittadina di Khiva che si rivelerà semplicemente una meraviglia posta ai confini del deserto. In ogni angolo, in ogni stradina...lo sguardo si perde rapito, ad ogni occhiata la bellezza si esprime in ogni minima costruzione, dettaglio...
Incha kala, la città vecchia, cinta da alte mura è l'ennesimo gioiello di questo viaggio.
Mare d'Aral - Moynaq
Dopo la magnificenza dei luoghi antichi, immergendoci nella storia del glorioso passato dell'impero Timuride...decidiamo di visitare uno di quei luoghi in cui 'ci vai' perché vuoi capire cos'è realmente accaduto, capire di che cosa si parla...
La storia in questo caso è molto più recente. Parliamo degli anni 60...
Dopo oltre 6 ore di strada assolutamente dissestata e in mezzo al nulla...arriviamo a Moynaq, cittadina divenuta tristemente famosa per le vicende che hanno coinvolto il Mare d'Aral. Quello che allora era il 4o lago più grande del mondo, un vero mare con porti e pescherecci,ora si è ridotto ad 1/10 della sua originale estensione a causa dello sfruttamento delle acque dei fiumi che lo alimentano.
Dagli anni 60 per coltivare le piantagioni di cotone, l'acqua non arriva più al lago. La riduzione ha causato un aumento spropositato della salinità, i pesticidi usati, nonché i residui dei test chimici per armi batteriologiche sperimentati su quella che era un'isoletta del lago che nn c'è più....trasportati dal vento, hanno finito per rendere velenosa la sabbia e tutto ciò che circonda la zona. La fauna ittica è scomparsa, così come l'ecosistema della zona, il clima è cambiato con tempeste di sabbia ed estati più calde di 3-4 gradi, inverni più lunghi e freddi.
Le malattie respiratorie affliggono i bambini in percentuali allarmanti e la gente in buona parte ha lasciato la propria terra.
Questo sempre e solo per opera dell'uomo.
Abbiamo guidato per ore sul nulla, sul fondo del lago secco divenuto un deserto. Abbiamo raggiunto il lago odierno che nonostante tutto ha ancora un fascino incredibile.. ma torniamo a casa con grande tristezza per quanto visto. Un luogo dimenticato, giacimenti di gas scoperti dove l'acqua si è ritirata e di conseguenza nessun interesse per bonificare e recuperare quanto perso.
Un cimitero di barche arenate la cartolina da Moynaq, nel Karakalpakstan, un luogo dimenticato.
:Una Meravigliosa Avventura tra Montagne, Deserti e Mare seguendo Alberto