'Ia Ora na', ovvero 'ciao' nel polinesiano di Tahiti...

è così che danno il benvenuto a chi arriva da queste parti

Dopo un viaggio lunghissimo che tra volato e scali richiede non meno di 27 ore...i piedi si posano quasi timidi su queste isole fatate...dopo 5 anni l'emozione che si prova è la stessa, i sorrisi e la gentilezza dei locali, il benvenuto all'arrivo, le donne con i fiori tra i capelli e profumo di vaniglia e varie essenze..tutto fa parte della magia di un viaggio in questi luoghi. 

Attraversando il Mar della Luna in traghetto verso Moorea, la piccola isola gemella di Tahiti; il blu intenso del mare si espande in ogni direzione visibile, solo le acque chiare e scintillanti della laguna risaltano all'occhio e le vette frastagliate dell'isola si vedono da distante.

Finalmente all'arrivo di questa prima tappa, il clima non è dei migliori ma il luogo è talmente magico che nonostante le nuvole e un po' di pioggia, tutto è ugualmente perfetto e la laguna, anche col cielo coperto appare ugualmente ed incredibilmente azzurra.

Dopo una calorosa accoglienza e un gustoso pasto Polinesiano, non resta che riposare dopo il lungo viaggio, da domani... inzia l'avventura, qui a circa 16.500 km da casa, qui, dove ci si sente a casa.

MOOREA HAAPITI

Il clima inizialmente perturbato, lascia cadere l'ultima pioggia durante la notte e finalmente, l'alba regala una giornata piena di sole mentre una leggera brezza muove costantemente le palme.

Tutti i colori della laguna 'esplodono' in ogni tonalità di azzurro, tanto azzurro che ci si perde dentro rimandendo quasi increduli...

Inizia l'avventura!

Le aquile di mare sotto di noi nuotano in gruppo seguendo la corrente spinta dalla pass di Taotai che, dall'oceano entra prepotentemente con onde imponenti. 

Le tartarughe nuotano lungo il canale che taglia la laguna e affiorano velocemente per respirare mentre le razze si avvicinano curiose e gli squali pinna nera ci nuotano intorno.

Il profumo dei fiori inebria costantemente l'aria mentre il pesce marinato col lime e coperto dal latte di cocco allieta il nostro appetito su un'isoletta nella laguna. Tutt'intorno il mare, il vento, gli uccelli che planano velocissimi e le onde che si infrangono sulla barriere. Gustiamo così il pasto prima di un ultimo bagno tra coralli e pesci. È già ora di rientrare, arriviamo soddisfatti al bungalow in attesa del tramonto...un tramonto che si rivelerà semplicemente magico.

TIKEHAU

Secondo il racconto polinesiano, il nome di questo sperduto atollo delle isole Tuamotu è il simbolo dell'unione tra uomo 'Tii' e la donna 'Hau' , i quali per dare il nome al proprio figlio unirono i loro nomi in Tikehau appunto. 

È un insieme di isolette nel mezzo dell'Oceano Pacifico, circondate da una corona di corallo di 18 km di diametro che ne fa da barriera e, all'interno una laguna blu che appare ultraterrena, semplicemente non reale.

Le acque calde e di una tonalità e limpidezza disarmante lambiscono spiagge di sabbia bianca e rosa. Un solo pass lascia entrare l'acqua dall'oceno aperto all'interno dell'atollo di forma ovale ed i piccoli motu (isole) regalano scenari da cartolina ad ogni sguardo. Nelle isole non c'è acqua dolce e solo in alcune c'è elettricità, la vita scorre secondo i ritmi del mare.

Potrei provare a descrivere in mille e mille parole la bellezza di questo luogo ma semplicemente non sarebbe mai abbastanza.

Dalla 'stazione' delle mante, all'isola degli uccelli con migliaia di sterne bianche e nere, fregate, granchi giganti...e tutt'intorno il mare, un mare che lascia semplicemente senza parole ed un tramoto che conclude il ciclo del Sole donando colori fatati per dipingere il cielo

Tikehau e le isole Tuamotu sono un 'qualcosa' che può essere compreso solo arrivando qui, in mezzo al nulla ma circondati da tutto ad ogni respiro.

FAKARAVA

Ed infine FAKARAVA, un sogno inseguito da tempo, un volo con vedute spettacolari per arrivare all'isola del bleu Matisse.

É qui che il grande pittore, rimasto completamente 'stregato' da tanta meraviglia e dalle infinite sfumature della laguna; diede inizio ad un nuovo ciclo del suo percorso artistico, crando il famoso Bleu Matisse. L'artista parlando di Fakarava affermava: 'i colori che si possono ammirare a Fakarava, sono stati creati per rendere l'uomo libero'.

E cosí è...con i mille colori della laguna, di una azzurro che sembra finto, una visibilità sott'acqua semplicemente infinita dove branchi di pesci nuotano vicino al muro del reef ed oltre, nel blu della Passe di Tumakohua... decine di squali gironzolano in ogni direzione, così affascinanti nel loro regno mentre una multitudine ininterrotta di pesci colorati nuota in ogni direzione tra i coralli.

Ci si lascia trasportare dalla corrente verso il blu profondo in uscita dal reef fino a quando la barca ci viene a recuperare...

È un'emozione incredibile

E poi ancora, le Sables Roses, con le lagune di acqua basse, piccole isole con solo qualche palma e sabbia bianca e rosa che contrasta con un mare 'fosforescente '...

La realtà è che il tutto è semplicemente troppo bello e in alcuni momenti tutto ciò sembra non poter trovare spazio negli occhi!

Ma, le emozioni provate resteranno sempre impresse.

Dopo una lunga ultima giornata, prima di cena come sempre c'è il rito del tramonto...stasera un pittore impressionista, ha dipinto per noi sulla tavolozza del cielo fino all'arrivo di un'incredibile notte stellata